Anche in questo caso per rispondere nella maniera più corretta possibile bisognerebbe prima analizzare a fondo la tecnica impiegata per ricavare il pronostico in questione. Ad ogni modo è possibile fissare delle regole valide in casi molto generali che ci permettono di rispondere alla domanda che ci siamo posti nella grande maggioranza dei casi. In particolare la regola aurea che è possibile ricavare dall’analisi statistica applicata al gioco del lotto italiano è la seguente: “Risulta in generale conveniente continuare il gioco per tutta la durata delle estrazioni previste nel caso in cui il metodo usato per ricavare le previsione sfrutta la super frequenza delle combinazioni in gioco, al contrario conviene desistere quando la tecnica di gioco puntava sulla combinazione in questione in virtù del suo ritardo”. La prima parte della regola è abbastanza intuitiva da spiegarsi. E’ evidente, infatti, che se in virtù della sua notevole frequenza era attesa una certa combinazione C, la sua sortita non fa altro che aumentare ancora la sua frequenza e confermare che evidentemente in quel contesto estrazionale effettivamente la combinazione C ha delle possibilità di sortita maggiori delle altre. Meno intuitivo è invece il discorso circa il puntare sulle combinazioni che hanno sfaldato un lungo ritardo. E’ infatti convinzione comune che in queste occasioni ci si possa imbattere nel fenomeno del “recupero dello scompenso”. In parole povere questo consisterebbe nella maggiore propensione alla sortita di numeri che hanno appena superato un periodo di scarsa frequenza o grosso ritardo per compensare il loro basso numero di sortita e quindi ritornare al più presto in equilibrio. Cosa c’è di vero in questo fenomeno? Come potete leggere nella domanda che segue è possibile rispondere facendo diversi tipi di ragionamenti tutti egualmente validi e tutti convergenti alla stessa identica risposta: nulla.
D’altronde la sottofrequenza delle combinazioni in un determinato periodo può essere dovuta infatti solo a due fattori: un semplice (e del tutto naturale nell’ambito delle fluttuazioni statistiche) capriccio del caso, o ad una “falla” (nel mondo informatico diremmo un “bug”) nel meccanismo estrazionale che in quel periodo concede ad alcune combinazioni un numero inferiore di probabilità rispetto alle altre. Nel primo caso, se cioè si tratta solo di un capriccio statistico, non si vede per quale motivo ad esso dovrebbe sostituirsi dopo qualche estrazione un comportamento del tutto opposto, che è, al contrario, del tutto improbabile come il primo. Peggio ancora nel secondo caso, vale a dire se effettivamente c’è qualcosa nel modo di effettuare le estrazioni che sfavorisce alcuni estratti o combinazioni. In tal caso infatti con tutta probabilità i numeri in sottofrequenza continueranno ad uscire in misura minore degli altri fino a che il meccanismo estrazionale o le condizioni di estrazione non verranno almeno parzialmente modificati.
Per chiarezza, soprattutto nei confronti dei meno esperti, precisiamo innanzitutto cosa vogliamo intendere con “recupero dello scompenso”. In generale quando una formazione è sortita dopo un grande numero di estrazioni di assenza rispetto al suo ciclo estrazionale (cioè il numero medio di estrazioni necessario per una sortita) o quando anche se non in ritardo ha comunque avuto nell’ultimo periodo un numero di sortite basso rispetto alla media si parla spesso della “necessità” di una o più ripetizioni della combinazione o del singolo estratto in esame in tempi brevi in modo tale da riequilibrare il numero totale di sortite o il ritardo medio. Si invocano la legge dei grandi numeri o altri fondamentali della statistica per asserire una maggiore probabilità di sortita di tale tipo di combinazioni rispetto alle altre che permetta di riequilibrare la situazione estrazionale e portare i valori di frequenza e ritardo alle loro medie abituali. Cosa c’è di vero in questo fenomeno? E’ effettivamente un parametro attendibile da prendere in considerazione nel momento in cui non ci si vuole affidare semplicemente alla fortuna per tentare di battere il lotto o al contrario è semplicemente una diceria privo di senso a livello matematico. Come già è capitato di scrivere in altre occasioni a questa domanda è possibile rispondere facendo diversi tipi di ragionamenti tutti egualmente validi e tutti convergenti alla stessa identica risposta: Il recupero dello scompenso non esiste.
Per approndire leggi qui.