In queste pagine troverete le risposte alle domande più comuni sulle progressioni:
La progressione trova una sua ragione di utilizzo in tutti i casi in cui si preferisce ridurre la percentuale dell’utile (in caso di vincita) pur di aumentare le probabilità di esito positivo. In pratica quello che accade è che talvolta per essere più sicuri dello sfaldamento di una combinazione si preferisce allungare notevolmente i tempi di gioco. Può accadere che il numero di colpi di gioco sia tanto numeroso da rendere la giocata improduttiva anche in caso di vincita se si tiene fissa la posta in gioco. Ad esempio l’ambata secca diventa improduttiva dopo l’undicesimo turno di gioco. In tal caso si prepara un piano finanziario che permetta di giocare per il numero voluto di estrazioni una stessa combinazione. Il piano deve essere tale da garantire un utile in caso di sfaldamento della combinazione in una qualunque estrazione del periodo che ci interessa. Ovviamente quando più lungo è il periodo d’attesa maggiore sarà il capitale da investire per continuare la progressione ed in generale minore risulterà l’utile percentuale che si riuscirà ad ottenere in caso di vincita.
In questa pagina ci proponiamo di fare alcune considerazioni generali che valgono per ogni progressione e rappresentano una valida guida per la scelta della progressione più opportuna. Ad esempio a puro titolo indicativo consideriamo due progressioni per ambata. Le progressioni mettono in gioco rispettivamente 3 estratti per 10 estrazioni e 1 estratto per 30 estrazioni prevedendo un’utile netto minimo di 100 euro, utile che si mantiene pressoché costante nel corso dell’intero svolgimento delle montanti. Abbiamo scelto questo due progressioni perché disponendo di un pronostico ugualmente valido esse permetterebbero di centrare, come è facile comprendere, mediamente lo stesso numero di ambate. Il numero di ambate centrate dalla prima progressione in 10 turni è cioè mediamente lo stesso di quello centrate dalla seconda in 30 turni. La probabilità di fallire l’obbiettivo (considerando i 90 numeri equiprobabili) è quasi la stessa nei due casi pari a circa il 18%, la vincita è praticamente la stessa, ma nel primo caso il capitale perso in caso di insuccesso è nettamente superiore. Fatti i dovuti calcoli infatti si vede che la prima progressione prevede un capitale da investire nettamente superiore di quello della seconda. D’altra parte per la prima progressione (3 ambate) sono possibili doppie e triple vincite (impossibili ovviamente quando si gioca una sola ambata) e pertanto c’è la possibilità seppure piccola di raddoppiare o triplicare l’utile previsto. Di solito comunque l’eventualità di vincite plurime (di probabilità molto bassa) non è tenuta in conto nello stilare una progressione. Considerando che si giocano capitali importanti è infatti preferibile non affidarsi ad eventi cosi’ improbabili come quelli delle vincite plurime e puntare soprattutto a limitare le possibilità di sconfitta. Fra le due progressioni mostrate pertanto (che hanno la stessa probabilità di fallire l’obbiettivo) è senza dubbio consigliabile scegliere quella per singola ambata che impegna un capitale minore e pertanto permette un migliore rendimento percentuale.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima calcolare (esattamente come per la singola giocata e per la giocata sistemistica) le proprie probabilità di vincita della progressione e la vincita netta che questa ci assicura in caso di successo. Il primo passo, vale a dire il calcolo delle probabilità di vincita, è purtroppo già complesso nel caso della singola giocata e diventa nel caso della progressione ancora più complicato. Il problema è ovviamente quello di determinare la probabilità di sortita dell’estratto o della combinazione in gioco nelle singole estrazioni. Questa probabilità è facilmente calcolabile se si assumono i 90 numeri del lotto equiprobabili alla sortita in ogni turno di gioco. In tal caso risulta poi abbastanza semplice anche calcolare la probabilità di successo dell’intera progressione in base al numero di elementi e di estrazioni in gioco, ed infatti, in commercio esistono diversi software che prevedono questa possibilità. Come detto anche in altri articoli del sito se si assumono i 90 numeri equiprobabili nessuna giocata è conveniente e tantomeno lo è, di conseguenza, una progressione. Se si ritiene pertanto che i numeri da giocare abbiano esattamente la stessa probabilità di uscita di tutti gli altri non vale la pena effettuare alcun calcolo visto che il risultato sarà scontato: la progressione è economicamente sconveniente vale a dire porta sul lungo periodo inevitabilmente ad una diminuzione del capitale di gioco. Al contrario nel caso in cui si ritiene di essere in possesso di un buon pronostico, e cioè di un insieme di numeri sensibilmente più probabili alla sortita degli altri, prima di imbarcarsi in una progressione vale la pena di calcolare quali devono essere i suoi parametri per riuscire a ribaltare il vantaggio matematico del banco. Per il calcolo della probabilità di sortita non c’è purtroppo una regola generale certa e valida in tutti i casi.
Ad ogni modo di solito la cosa più razionale da fare per stimarla e quella di effettuare una statistica del metodo con cui è stato ricavato il pronostico su un periodo abbastanza lungo da mettersi al riparo da brutte sorprese (almeno 500 estrazioni). Una volta ricavata in qualche modo questa probabilità che chiamiamo P il calcolo della convenienza puo’ essere fatto in maniera abbastanza semplice nel caso in cui ci affidiamo ad una progressione a vincita netta costante, una progressione cioè nella quale l’utile (vincita-capitale speso) è pressoché uguale indipendentemente dall’estrazione in cui si verifica la vincita come vedremo nei due casi:
Calcolo della convenienza per progressioni a vincita costante
In questo caso dapprima calcoliamo il rapporto R capitale/vincita netta. Per come è stato calcolato R sarà il numero di colpi vincenti necessario per compensare una progressione di esito negativo. Ad esempio immaginiamo ad esempio di avere una progressione che ci garantisce una vincita netta di 100 euro con un capitale complessivo di gioco di 1.000 euro il rapporto R è 10, vale a dire sono necessarie 10 vincite per compensare un caso sfortunato in cui l’intero capitale va perso. L’indice di convenienza I della progressione sarà dato dalla formula I= P/R*(1-P). Affinché la progressione sia conveniente I deve essere superiore ad 1. Se I vale 1,30 ad esempio la progressione permette una vincita media del 30% superiore a quanto perso nei colpi negativi sul lungo periodo. Per rendere le cose più chiare ricorriamo all’esempio della progressione citata in precedenza che permetteva una vincita netta di 100 euro in caso di successo e la perdita di un milione in caso contrario con un rapporto R=10. Se stimiamo che la probabilità P di vincere è dell’80% (P=0.8) avremo che I=0,8/10*0,2=0,4 e pertanto la progressione non è conveniente dal punto di vista economico ritornando mediamente solo il 40% della spesa affrontata per i colpi negativi. Infatti su 100 progressioni ci aspettiamo una vincita in circa 80 casi per un totale di 8.000 euro, ed un insuccesso negli altri 20 per una perdita di 20.000 euro. Al contrario se la percentuale P fosse del 95% avremo I=0,95/10*0,05=1,8 per una vincita netta media dell’80% del capitale perso nei colpi negativi. Infatti su 100 progressioni ci aspettiamo 95 casi vincenti per una vincita complessiva di 9.500 euro contro 5 casi negativi che portano ad una perdita complessiva di 5.000 euro. La vincita netta media sarà pertanto di 4.500 euro esattamente l’80% del capitale perso per i casi negativi (5.000 euro). Ovviamente questo è solo un calcolo approssimato anche perché progressioni che permettono una vincita perfettamente costante non sono realizzabili. Nonostante cio’ questo tipo di calcolo rappresenta un’ottima approssimazione nella maggior parte dei casi. Ovviamente se si considerano progressioni più complicate nel quale la vincita netta non è costante anche il calcolo della convenienza si complica notevolmente ma il principio sul quale basarsi rimane lo stesso.
Calcolo della convenienza per progressioni a vincita non costante
Esistono infatti altri due tipi di progressioni che sono altrettanto utilizzati dai giocatori del lotto: le progressioni a vincita percentuale costante e quelli in cui la vincita netta aumenta con il passare del numero delle estrazioni. Nel primo caso si sceglie una percentuale di vincita netta, ad esempio l’80% del capitale investito, e si calcola il montante della progressione in modo tale da avere estrazione dopo estrazione sempre una vincita netta minima pari alla percentuale fissa, nel caso del nostro esempio pari all’80% del capitale speso fino al momento della vincita. Nel secondo caso si sceglie una vincita netta minima in caso di vincita a colpo, ad esempio 100 euro, ed un incremento per i colpi successivi, ad esempio 50 euro. In pratica nel nostro esempio la posta in gioco della progressione deve essere calcolata in modo tale da avere una vincita netta di almeno 100 euro in caso di successo al primo colpo, 150 euro per un successo al secondo colpo, 200 euro per il terzo colpo e cosi’ via. Nonostante questi due tipi di progressioni siano utili in qualche caso particolare, in generale, la progressione a vincita netta costante è da preferire e non solo perché come visto è più facile controllarne il rendimento. Sia la progressione a vincita percentuale costante che quella ad incremento hanno infatti il grosso difetto di non permettere di fissare in anticipo quanto si vincerà. Inoltre necessariamente se non si vuole investire un capitale troppo importante esse comportano una vincita piuttosto piccola in caso di successo nei primi colpi di gioco. Ad esempio raddoppiare il capitale investito al primo colpo di gioco significa in generale vincere pochi euro. D’altra parte se si dispone effettivamente di un buon pronostico è nei primi colpi di gioco che si hanno le maggiori probabilità di successo e i restanti eventuali colpi dovrebbero semplicemente rappresentare una garanzia nel caso in cui non si sia stimata con sufficiente precisione la finestra temporale nella quale la nostra combinazione ha le maggiori probabilità di sortita. Di conseguenza dovrebbe essere al contrario nei primi colpi di gioco che la vincita dovrebbe essere più elevata e non viceversa. A questo proposito attenzione a non cadere nella trappola di credere che se un numero o una combinazione di più estratti non è sortita in un certo numero di estrazioni ha maggiori probabilità di sortita via via che le settimane passano. In effetti anche se intuitivamente sembra che sia cosi’ basandosi sulla considerazione che prima o poi tutte le combinazioni finiscono con lo sfaldarsi in effetti è vero il contrario. Più un estratto o una combinazione tardano a sortire più è probabile che i loro eccezionali ritardi siano frutto non solo del caso ma anche di loro minore probabilità di sortita. Questo è il motivo per il quale è inoltre preferibile evitare di continuare una progressione oltre il limite che inizialmente ci si era prefissati nella speranza di recuperare almeno in parte il capitale che si è speso fino a quel momento. Il giocatore intelligente fissa in anticipo i suoi obbiettivi e il capitale che vuole investire anche perché ritornare sulle proprie decisioni nel momento in cui l’ansia di rifarsi impedisce un ragionamento pacato porta immancabilmente a prendere delle decisione sbagliate.